giovedì 21 ottobre 2010

RIFLESSIONE: ENERGIA PULITA, AUTO A IDROGENO E AUTO ELETTRICA

http://hof.povray.org/images/14b.jpg
Ricostruzione del famoso incidente del dirigibile Hindenburg.
Qualche giorno fa un amico ha sostenuto di fronte a diverse persone che l'idrogeno sarà il futuro dei trasporti. Ha affermato che scindere "l'idrogeno dall'ossigeno" (sic) comporti un impiego energetico irrilevante e che il successivo problema dello stoccaggio sia inesistente visto che puoi produrlo direttamente sulla tua auto con un sistema semplicissimo (che ovviamente non mi ha saputo spiegare) e che infine tutto questo ci salverebbe dalla soggiacenza alle multinazionali del petrolio. Io come sempre, passando per il rompiballe di turno, mi sono sentito in dovere di dire la mia, smontando, o meglio, distruggendo, la sua tesi. Il tutto condito dalle risate di chi mi credeva esagerato o di chi invece aveva capito con chi avevo a che fare:
Il solito esaltato ecologista che adatta le leggi della fisica in modo che aderiscano alle sue strampalate teorie, teorie sicuramente lette nel libro o blog di qualche furbo venditore di aria fritta.

Magari qualcuno di voi (pochi mi sa) si chiederà che cosa gli abbia risposto.
Bene, questo è pressappoco il ragionamento che gli ho esposto.

Tutto parte dal principio di base per cui produrre idrogeno richieda una quantità di energia superiore a quella che l'idrogeno come vettore energetico può poi restituire.
Per chiarire meglio il concetto: Da 1 unità di energia richiesta per la produzione si ottengono 0,8 unità di energia sotto forma di idrogeno. Quello 0,2 a casa mia si chiama SPRECO.
A questo punto bisogna considerare che circa il 97% dell'idrogeno prodotto sul pianeta deriva dal reforming di gas come il metano, o da derivati del petrolio stesso, e che durante suddetta produzione si sviluppano una gran quantità di CO2 che all'effetto serra e al clima non fanno certo bene.
Inoltre come si sarà certamente notato ho parlato di metano, che è un idrocarburo, in mano ai suddetti giganti petroliferi.

Quindi anche se ci liberassimo della benzina o del gasolio non ci libereremmo certo dalla schiavitù del petrolio.

Se invece si parla della produzione di idrogeno per elettrolisi... beh allora c'è un altro grosso problema... anche questa richiede più energia di quanta poi l'idrogeno scaturito possa in seguito fornirne ed occupa solo il 3% rimanente della produzione mondiale. Lo stesso problema sussiste anche per gli altri tipi di ottenimenti: gassificazione del carbone, dall'ossidazione o dalla produzione in laboratorio (reazione degli acidi con metalli, come lo zinco).

Nemmeno sul problema dello stoccaggio aveva secondo me ragione. I serbatoi costruiti saranno anche molto sicuri, ma vi è un problema che molti non considerano. Chi ha un auto a metano saprà già forse dove voglio arrivare. Infatti i veicoli ad idrogeno, trasportando un gas molto più infiammabile di quelli finora usati come carburante ha enormi limitazioni dal punto di vista della sicurezza. L'auto, come già accade con i veicoli alimentati a metano non potrebbe sostare nei parcheggi sotterranei, nel garage di casa, non potrebbe nemmeno viaggiare su di un traghetto, e addio vacanze in auto in Sardegna. Il mio amico a questo punto afferma quindi che si potrebbe fabbricare l'idrogeno direttamente sull'auto... ma anche qui c'è un problema secondo me, perché dovremmo girare tutti con dietro un carrello appendice. Produrre l'idrogeno sufficiente a spostare un veicolo richiederebbe qualcosa delle dimensioni di un armadio o forse più. Se qualcuno che legge si occupa o si intende di saldatura a cannello come me, saprà che ora si usa sempre più spesso l'idrogeno invece della miscela ossiacetilenica. Non si usano serbatoi (che sarebbero tremendamente costosi) ma una macchina che produce l'idrogeno all'istante... Vi assicuro che è una bestia non indifferente, e alimenta UN solo cannello alla volta, ma è evidente che l'idrogeno che produce non sposterebbe mai una macchina... al massimo un motorino...

Per finire ci sono anche altri problemi. Visto che l'idrogeno non fornisce tanta energia quanta ne serve per crearlo, con cosa fai funzionare il generatore di idrogeno a bordo? Con un altro generatore a benzina/gasolio? Sarebbe il colmo. Con un pack di batterie tipo EV (veicolo elettrico)?
Siamo al paradosso, i pesi da spostare sarebbero davvero inadeguati senza contare che all'energia persa (lo 0,2 che dicevamo prima) per fabbricare l'idrogeno dovresti sommare quella persa per caricare le batterie.
Si perché a proposito di batterie, vi dico anche un'altra cosa. C'è un altro problema che è la dispersione energetica che si ha nel caricarle.
Tu ci metti dentro 100 e loro ti danno indietro 80-90-95 ma mai 100. Quel 20% (di media, tra dispersione e calo fisiologico della batteria mentre l'auto è ferma) è secondo me un prezzo impagabile, perché si chiama anch'esso SPRECO. Anzi peggio perché tutti quei differenziali energetici negativi come minimo li hai pagati con più emissioni di CO2 o scorie radioattive (se parli di nucleare) di quelle prodotte adesso con l'uso dei combustibili fossili. Ci sarebbe solo la magra consolazione del decentramento degli agenti inquinanti rispetto ai centri abitativi. Ma a livello globale e di clima, non cambierebbe una virgola. Quel 20% poi è un problema soprattutto se lo moltiplichi per i milioni di veicoli che ci ritroveremmo con questo sistema.
E poi, ad ogni modo, anche se creassero una batteria con un calo fisiologico bassissimo o inesistente, alla fine della sua vita da qualche parte andrebbe poi messa. E non so poi cosa sarebbe più difficile da smaltire se i container di scorie radioattive, o miliardi di batterie da seppellire.
Idem se si trovasse un modo per produrre idrogeno a costo energetico zero, ci si rende conto di che immensi costi ci si troverebbe ad affrontare per mettere in sicurezza un parco auto e relativi distributori? Meglio non pensarci nemmeno.

Io credo che siamo messi molto male, il problema energetico è più che alle porte, è già in casa, e le prospettive delineate fin'ora sembrano solo un palliativo. Non vedo una grande speranza all'orizzonte, salvo per quella data dal team di ITER, ricercatori di tutto il mondo che sembrano avere trovato il modo di ottenere energia pulita e "quasi" illimitata tramite la FUSIONE nucleare in confinamento magnetico. Ma i tempi sono relativamente lunghini, parliamo di 15/20 anni per la prima centrale dimostrativa. E intanto il "peak oil" è dietro l'angolo.

Staremo a vedere...

4 commenti:

talligalli blog ha detto...

mi viene in mente quelli dell'energia solare di green power. UGUALE
Ritengono che bastino quattro specchi e due lenti per risolvere il problema dell'energia modiale. Ma tu vaglielo a spiegare!

masdeca ha detto...

Oddio! Un lettore!
;D

Sono davvero ridicoli, dopo tutta questa spiegazione, il tipo sai cosa mi ha risposto?
Sei male informato, ti riempi di paroloni ma non ti documenti!
Vatti a informare sull'auto del futuro!
La Genepax!

LA GENEPAX!

Ma ti rendi conto!?

markogts ha detto...

Farò presto un post sul mio blog sull'auto elettrica, basato su questo documento (pdf università di Delft). L'idrogeno ha dei problemi, ma attento a non buttare il bambino con l'acqua sporca. Il nocciolo della questione è molto semplice: come immagazzinare energia nell'auto una volta che saranno finiti (o inaccettabili) gli accumuli sotto forma di liquidi combustibili? In altre parole, come fare a far andare avanti l'auto con energie rinnovabili?

masdeca ha detto...

Grazie per la critica costruttiva!
E grazie per aver commentato.
Appena ho tempo mi studio il documento linkato!