giovedì 23 settembre 2010

LAMBRETTA 1949

Il logo Lambretta
Non molti post fa mi trovai a scrivere di un raduno di Trabant, l'auto storica della Germania dell'est, che incontrai passeggiando una domenica.
Una settimana fa per le strade della stessa città, Cesenatico, mi sono  imbattuto nel raduno di un altro veicolo storico, la Lambretta. La Lambretta, per la mia generazione, ma soprattutto per le precedenti è un mito. Forse ancor più mitica della famosa Vespa. E' stato un simbolo di libertà su due ruote anche per chi una moto vera e propria non se la poteva permettere. La Lambretta è figlia di Innocenti, lo stesso imprenditore che nei primi trent'anni dello scorso secolo era diventato famoso per i suoi tubi. La sua impresa ideò un procedimento innovativo con il quale univa i tubi a formare un'intelaiatura. Quella stessa intelaiatura usata ancora oggi nei cantieri di mezzo mondo. Nel dopo guerra per diversificare il proprio mercato, pensò di buttarsi nella produzione di un mezzo pratico, alla portata delle masse. Con l'aiuto dell'ingegner Torre, nel 1947 nasceva la Lambretta. Questa piccola motocicletta prese il nome dal fiume vicino il quale sorgeva lo stabilimento in cui veniva costruita. Il Lambro. Per ironia della sorte l'ingegnere che avrebbe dovuto occuparsi del progetto, doveva essere proprio quel D'Ascanio, che successivamente alla sua dipartita dagli stabilimenti Innocenti per divergenze tecniche di sviluppo, divenne il padre della sopracitata Vespa.
Il raduno che ho visto io contava pochissimi esemplari (forse per il fatto che il tempo minacciava temporale da un bel po'), quasi tutti degli anni 60, a parte uno, del 1949. Ora non so a voi, miei cari e poco numerosi lettori, ma a me vedere qualcosa di meccanicamente ancora vivo e usato, provenire da ben sessantun'anni prima fa un certo effetto. E' come guardare in una finestra che da su un'altra epoca per pochi istanti. E a mio parere è affascinante.
Guardandola, senti tutto il progresso tecnologico, e allo stesso momento ti rendi conto di come le cose al giorno d'oggi siano fatte per non durare attraverso i decenni. Nonostante fosse un prodotto commerciale e di chiara manifattura industriale, se paragonato con la produzione odierna sembra qualcosa di totalmente artigianale, sa di fatto a mano. La Lambretta nel 1949 costava 170.000£, e con quei soldi avevi una moto 125cc da 4,3cv a tre rapporti  che sfiorava a malapena i 70 Km/h. Aveva i freni a tamburo, con ganasce in acciaio e guarnizioni sul tamburo stesso. Consumava un litro di carburante ogni 30 km e aveva un serbatoio da 6 litri  (0.8 di riserva) dotato di indicatore incorporato nel tappo, a dare un tocco  finale di modernità la vernice metallizzata, per la quale erano disponibili 4 colorazioni: rosso (come quello che vedete nelle foto sottostanti), verde, blu e beige. Solo due optional, i pedalini e la sella del passeggero. Un'ultima cosa, prima di lasciarvi alle foto e al video (che permette di vedere la Lambretta in azione ascoltandone il caratteristico rumore) che ho catturato con il mio fido telefonino, l'aletta arancione che il tanto gentile proprietario ha avuto la cortesia di estrarre perché la potessi immortalare, è l'indicatore di direzione.
Il Magnifico frontale.
Il magnifico posteriore.
Profilo destro.
Il fanale in dettaglio, sotto si intravede il logo Innocenti.
Il dettaglio del tamburo anteriore.
Se non avete idea di cosa sia, leggete il post.
La ruota di scorta e la pompa fissati con stringhe di cuoio.
Il sedile sotto al quale si intravede l'indicatore.
La trasmissione e l'ammortizzatore posteriore.
Dettaglio della fiancata sinistra.

Il manubrio.

mercoledì 8 settembre 2010

SCIE CHIMICHE IN ROMAGNA!!!

Volevo segnalare la presenza sempre più assidua di irrorazioni chimiche nella mia amata regione. Ho provato a contattare il "geometer" ma non mi risponde, per cui lancio l'appello dal mio blog!
Trattasi di irrorazioni a livello del suolo, dove ovviamente le scie di condensazione NON possono formarsi!
Sono sconvolto da questa scoperta di complotto alle mie spalle di povero cittadino inerme. Chiedo aiuto!
Allego al post una foto, scattata di nascosto  in piedi sulla mia auto, di un tankerone in fase di spraying sul suolo romagnolo. A scanso di equivoci, faccio notare l'iridescenza chimica che si può vedere uscire dall'estremità alare sinistra!
Io... HO PAURA!!!

Un tankerone all'opera!

lunedì 6 settembre 2010

IL POTERE ALTERNATIVO

Per la serie "Dalla Padella alla Brace":


A me (magari qualcun altro si eccita), guardandola, viene da vomitare.
Tralasciando l'intervistatrice che proclama "Bella sei già bella..." (signora credo debba fare una visitina al più presto dall'oculista), che è comunque una questione di gusti, non credo si possa guardare questo video senza rimanere almeno un po' sconcertati.

A parte il fatto che non ti presenti con un gelato in mano ad un'intervista (equivoci -e nel tuo caso malsani- richiami sessuali a parte) dall'inizio alla fine del video è una sequenza ininterrotta di maleducazione e strafottenza visiva nei confronti di chi sta guardando. Cioè l'elettore. Questo già la dice lunga sul tipo di passione e professionalità che metti nel tuo lavoro.
Mi spiego: stai facendo propaganda, e questo è il modo in cui tu ti presenti?
Parli del futuro che vorresti dare al popolo degli italiani, e lo fai con un gelato in mano? E' questa l'equivalenza che mostri? Parli del futuro del tuo paese e lo fai con il gelato in mano? Qui superiamo di gran lunga il ridicolo!

Ma si fermasse a questo, almeno. Ma no, si pulisce la bocca con le mani, strofina le dita appiccicose di gelato mentre rumina disgustosamente e siede nel divanetto con posa da donna(?) navigata e tronfia. E' questa tutta la credibilità di cui è capace?
Ho paura di conoscere la risposta.

Concludo obiettando anche su quello che dice.
Le si chiede dello stato del SUO partito (perchè qualcuno ha avuto il coraggio di eleggerla presidente) e lei è "contenta":
Perchè?
Alle feste (del PD si presume) a cui va da fine primavera e a cui continuerà ad andare ancora per il resto dell'estate (beata lei che per "lavoro" va alle feste), la gente PARLA DI POLITICA, RIFLETTE (ne siamo sicuri?), SI INCONTRA, RIDE e FA FESTA!
Ma va!?

Ma perché, cosa fa di solito la gente alle feste di partito?
Ah, ma forse lei è conscia del suo stato (non mi riferisco al suo aspetto fisico) e si aspettava che vedendola alle feste la gente si fucilasse a vicenda.

Ad ogni modo è questo il suo metro di misura. Non le statistiche, o i sondaggi, bensì risate e festosità!
Vai tranquilla, stai in una botte di ferro!

Io non ho parole, è questa la gente che devo votare come alternativa al nano?
Non credo che nessuno avrà mai il coraggio di rispondermi SI.